RIMEDI NATURALI PER MIGLIORARE L’EREZIONE: QUALI FUNZIONANO VERAMENTE
In commercio sono disponibili diverse tipologie di integratori alimentari e pillole naturali per l’erezione distribuiti come rimedi alternativi ai farmaci per i problemi erettili, tuttavia si tratta di prodotti che non apportano alcun beneficio rilevante né un miglioramento assoluto.
Alcuni integratori forniscono un ausilio minimo nella performance maschile, ma nella maggior parte dei casi si ha a che fare con produzioni inutili e persino dannose per la salute umana.
La matrice naturale di questi prodotti, infatti, non implica che siano privi di conseguenze collaterali nocive.
La disfunzione erettile, come dimostrano i dati statistici pubblicati dall’Associazione Andrologi Italiani, colpisce oltre 3 milioni di uomini nel contesto nazionale, pertanto è fondamentale comprendere quali siano le cure reali del problema, evidenziando le criticità insite nei suddetti integratori e pillole naturali spacciati per miracolosi.
Prima di addentrarci nel discorso principale dell’articolo, poniamo la nostra lente d’ingrandimento sul processo umano che ne è protagonista: l’erezione.
L’erezione del pene non è un meccanismo fisico automatico, bensì trae origine nella zona cerebrale dell’uomo, dove il soggetto, stimolato da sensazioni erotiche di varia natura, avvia l’eccitazione sessuale psicologica.
Quest’ultima darà il là al rilascio dal cervello di segnali neuronali e bio-elettrici che, attraverso la discesa nella colonna vertebrale, giungeranno in prossimità dei genitali provocando il rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene.
Così facendo, il flusso sanguigno circola al loro interno, li rigonfia ed accresce la dimensione dell’asta del pene, irrigidendolo.
Sarà la stessa eccitazione mentale a garantire una durata corretta della condizione erettile dell’organo nel corso dell’azione penetrativa, pompando sangue in quantità giusta.
Uno degli aspetti imprescindibili per una normale erezione è la circolazione sanguigna corretta. Tuttavia, ci sono delle patologie e malattie che possono compromettere questo aspetto, innescando di riflesso la problematicità erettile, come l’ipertensione, l’ipotensione e l’insufficienza cardiaca.
Per appurare la sanità organica è necessario rivolgersi presso gli specialisti urologi o andrologi e sottoporsi ad esami clinici che fanno emergere, o meno, la presenza di scompensi cardiaci e circolatori.
Un esempio di abitudine scorretta che ha ripercussioni sulla circolazione sanguigna e, di conseguenza, sull’attività erettile è il fumo: smettere di fumare o quanto meno limitare il numero di sigarette giornaliere consente al sangue di fluire in maniera conveniente. In casi come questo, pertanto, l’assunzione di integratori alimentari è completamente vana.
Ma nella stragrande maggioranza delle situazioni, le difficoltà erettili sono correlate a cause psicologiche, ovvero a una bassa eccitazione mentale nel corso dell’incontro sessuale con la propria donna: se l’uomo non è eccitato al punto giusto, il cervello non potrà garantire una spinta sanguigna consona verso il pene, benchè non ci siano disturbi fisici o circolatori.
Tra le cause psicogene che riducono drasticamente lo stato eccitatorio a livello cerebrale annoveriamo la paura di non soddisfare la partner, il timore di perdere l’erezione durante l’atto intimo, la preoccupazione di non riuscire a produrre o a mantenere una condizione erettile adeguata: questi sono i sintomi della cosiddetta “ansia da prestazione sessuale maschile”.
Tutto ciò inibisce che il meccanismo erettile si ponga in azione e perciò nessun integratore né pillola può rimediare la situazione di “crisi mentale”.
In merito ai svariati integratori che si propongono di migliorare l’afflusso del sangue, di innalzare i livelli di testosterone o di risolvere l’eiaculazione precoce o la durate erettile dell’uomo, è bene rimarcare che le verifiche effettuate su di essi provengono dalla sponsorizzazione delle stesse multinazionali che mettono in commercio tali prodotti, motivo per cui non sono effettuati con rigore, risultando poco credibili.
Le ricerche medico-scientifiche reali, eseguite da enti indipendenti, hanno dimostrato che nessun tipo di integratore o di pillole naturali possa migliorare l’erezione, aumentare il volume dello sperma o le dimensioni del pene o ancora risolvere l’eiaculazione precoce.
Ecco, di seguito, un catalogo degli integratori più celebri e diffusi:
- Integratori e precursori del testosterone: prodotti che farebbero aumentare i livelli di testosterone. Quest’ultimo è un ormone presente negli uomini, prodotto dai testicoli e inserito nel meccanismo erettile. Tra questi integratori risultano il Tribulus Terrestris e amminoacidi come l’ornitina e la lisina. È opportuno ribadire che, pur innalzando il testosterone, nulla garantirebbe miglioramenti dell’erezione in produzione o durata, perché abbiamo già visto la complessità del suo funzionamento.
- Integratori per aumentare le dimensioni del pene: benchè promesso in etichetta, nessun prodotto può aumentare il volume dei corpi cavernosi interni all’organo. La sola opzione in tal senso è l’operazione chirurgica, che non è comunque priva di conseguenze collaterali.
- Integratori per aumentare il volume dello sperma: anche a questo proposito, nessun prodotto risulta efficace.
- Integratori per l’eiaculazione precoce: il disturbo è legato a una gestione incontrollata dell’uomo sul proprio riflesso eiaculatorio, per cui nessuna pillola né alcun integratore può darne rimedio.
- Integratori per migliorare la circolazione del sangue nel pene: esistono dei prodotti che si propongono di potenziare il flusso sanguigno, ignorando che in presenza di patologie cardio-circolatorie, questo fatto risulta impossibile. Tra questi prodotti, i più conosciuti sono i precursori dell’ossido nitrico, lo zinco e l’arginina. Un appunto: efficientare la circolazione sanguigna non implica un miglioramento dell’erezione, perché fulcro di tutto resta la predisposizione mentale all’eccitazione sessuale.
- Rimedi naturali per l’erezione: non esistono verifiche scientifiche che appurino l’efficacia, anzi numerosi test ne risaltano l’esatto opposto, l’inutilità e la pericolosità di tali prodotti che, in diversi casi, contengono sostanze farmacologiche o tossiche. In commercio figurano, ad esempio: eleuterococco, Maca, Catuaba, la radice di Suma, Yohimbinna, Withamnia, Somnifera, Damiana, Muira Puama, Seronea Repens, Horny Goat Weed, Griggonia, butea superba.
Avevamo accennato, all’inizio dell’articolo, della presenza in commercio di una piccola gamma di integratori che concederebbero un ausilio minimo all’erezione. Fra questi:
- Citrullina: è un amminoacido precursore dell’Arginina, la quale presiede la sintesi dell’ossido nitrico che aumenta il flusso di sangue e la vasodilatazione. Mentre l’assunzione di un integratore a base di arginina è completamente vana in quanto assorbita in modo scorretto dall’organismo, la citrullina ne è suo precursore, perciò indirettamente innalza i suoi livelli nel sangue. L’efficacia è comunque molto limitata: alcuni studi rilevano un minimo miglioramento circolatorio con la somministrazione di 2 grammi di Citrullina per tre volte al giorno; ciò non garantisce miglioramenti dell’erezione.
- Omega 3: gli acidi grassi omega 3 consentono l’abbassamento dei livelli di colesterolo cattivo e l’aumento parallelo dei livelli di quello buono, che è precursore del testosterone. Essi, inoltre, contribuiscono al miglioramento della circolazione sanguigna agendo a liberare le arterie dai trigliceridi, tuttavia non assicurano un potenziamento dell’erezione se la causa del problema è organica o psicologica.
- Vitamina C: essa agevola l’ossigenazione del sangue e dei tessuti, tuttavia quella presente negli integratori è piuttosto inutile dal momento che l’uomo è capace di assorbirla soltanto se accompagnata da quantitativi adeguati di bioflavonoidi (presenti nella frutta, come arance, mirtilli, kiwi e peperoni).
- Vitamina E: essa agevola la fluidificazione e la mobilità del sangue. È riscontrabile nei cereali, nella frutta, negli ortaggi e, soprattutto, nei semi oleosi come olio d’oliva, olio di cocco, germe di grano, mandorle, noci, nocciole. Quella presente negli integratori è prodotta da una sintesi chimica e perciò non è assorbita correttamente dall’organismo. È utile, secondo alcuni studi, nei riguardi del diabete e anche in caso di problemi erettili indotti da diabete, tuttavia non bisogna affidarsi in forma completa a questi prodotti.
Tra i rimedi che, senza uso di farmaci o di integratori, possono contribuire all’efficientamento della circolazione sanguigna per la produzione corretta dell’erezione, vi sono delle abitudini di vita, fisiche e alimentari, che risultano utili, come:
- Evitare di nutrirsi con alimenti eccessivamente ricchi di sale e con cibi e bevande ricchi di zucchero (provocano ipertensione e disordini vascolari).
- Evitare alimenti industriali contenenti grassi idrogenati, margarina o modificati geneticamente.
- Dosarsi nel consumo di farinacei ricchi di glutine come il pane e la pasta, equilibrandoli con altri cereali, soprattutto integrali.
- Equilibrarsi nell’assunzione di carboidrati, bilanciandoli con l’assunzione di cibi ricchi di proteine animali e grassi sani.
- Limitare il consumo di salumi e insaccati, preferendone la carne fresca, il pesce e le uova.
- Bere una quantità minima di un litro e mezzo d’acqua al giorno e alimentarsi di frutta e verdura fresca, nonché di semi oleosi come mandorle, noci, olio d’oliva o di germe di grano, ricchi di vitamina C, vitamina E e acidi grassi omega 3 funzionali ad alleviare il livello di trigliceridi nel sangue.
- Evitare il fumo di sigarette, le sostanze stupefacenti, l’abuso di alcool, la carenza di sonno e la sedentarietà.
- Praticare attività fisica con costanza.
Abbiamo accennato precedentemente alla doppia natura della disfunzione erettile: da un lato il problema può essere legato a cause fisiche riguardanti l’organo riproduttore o ad altre malattie che hanno ripercussioni sul meccanismo dell’erezione, dall’altro può derivare da un approccio psicologico scorretto dell’uomo alla sessualità (“ansia da prestazione sessuale maschile”).
Soffermandoci, ora, su questa seconda tipologia di disfunzione, diremo che esiste un trattamento di cura elettivo per porre rimedio al problema in maniera reale e definitiva.
Si tratta del percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale che, con l’ausilio esperto dello specialista, guida il paziente verso la ristrutturazione dei propri pensieri, da cui scaturiscono i comportamenti.
Questo trattamento, che sin da subito consapevolizza il soggetto del filo diretto che unisce indissolubilmente la psiche e il corpo, interviene in contemporanea su questi due aspetti, senza alcun uso di farmaci i quali, invece, agiscono da tampone parziale dei sintomi, alleviandoli momentaneamente, ma senza rimuovere la radice del tutto.
Il primo passo verso la guarigione è il racconto e l’analisi della storia personale in modo da coglierne la causa psicogena che ha portato all’insorgenza d’esordio della defaillance sessuale e alla cadenza con cui essa si manifesta.
Ci si accorgerà che tutte le circostanze sono state accompagnate da uno sfondo emotivo di ansia, di paura e di preoccupazione verso il rapporto sessuale: citavamo la paura di deludere la partner, le incertezze sulle proprie doti sessuali, il timore di non produrre o mantenere un’erezione adeguata, ecc.
È chiaro come tutto parta dal cervello: se i pensieri preliminari al rapporto sono distorti e negativi, l’eccitazione mentale viene inibita, non vengono rilasciati i segnali neuronali e bio-elettrici, il flusso di sangue non raggiunge in quantità sufficiente i corpi cavernosi e il pene resta pressocché flaccido, mancando l’erezione e confermando il fallimento che il paziente aveva già provveduto ad auto-profetizzarsi.
I comportamenti, ovvero le reazioni fisiche, sono effetti diretti dei meccanismi cognitivi intrapresi dall’uomo: la mancanza di erezione è l’esito di stati d’animo impauriti, agitati, timorosi e sfiduciati.
Lo psicoterapeuta spiegherà al paziente le strategie e le tecniche utili a individuare, rettificare ed eludere gli errori di pensieri, detti scientificamente “errori cognitivi”, che decretano il malfunzionamento dell’erezione.
La ristrutturazione cognitiva rappresenta il risultato principale del trattamento di psicoterapia cognitivo-comportamentale: l’uomo sarà consapevole che un rapporto sessuale appagante è figlio anzitutto di una predisposizione mentale positiva e ottimista, da cui l’eccitazione psicologica e, a sua volta, quella fisica che culmina nell’erezione vigorosa e corretta.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
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Si consiglia la visione del seguente video di approfondimento:
“Come mantenere l’erezione: ecco cosa fare!” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)