I PROBLEMI DELL’EIACULAZIONE
Eiaculazione precoce (PE) – Eiaculazione retrograda – Aneiaculazione o eiaculazione ritardata
L’eiaculazione è il risultato del culmine del rapporto sessuale e normalmente avviene contemporaneamente all’orgasmo.
Viene innescata dalla stimolazione del sistema nervoso autonomo simpatico, che provoca contrazioni peristaltiche dei muscoli epididimali e vasi deferenti; una piccola quantità di liquido contenente lo sperma immagazzinato nell’epididimo e nei vasi deferenti, viene guidato dalla prostata verso l’uretra.
Si mescola con i 2-3 ml di liquidi alcalini secreti dalle vescicole seminali, mentre la contrazione dei muscoli della prostata aggiunge 1-2 ml di liquido leggero e leggermente acido proveniente dalla prostata.
Il fluido complessivo, circa 3-5 ml in volume, fluisce verso l’uretra e le contrazioni dei muscoli bulbocavernosi e femorocavernosi provocano l’espulsione del seme attraverso l’orifizio uretrale.
Eiaculazione precoce (PE)
Le malattie della tiroide e soprattutto l’ipertiroidismo sono oggi le uniche malattie organiche conosciute per avere l’eiaculazione precoce come sintomo; quando la funzione tiroidea viene normalizzata, il problema viene ripristinato.
L’unico trattamento farmacologico raccomandato per l’eiaculazione precoce è con antidepressivi, i cosiddetti SSRI (Inibitori della ricaptazione della serotonina).
In tutti gli altri casi, l’eiaculazione precoce è dovuta a cause psicologiche e viene curata con la consulenza di uno specialista.
Questa situazione si verifica quasi in tutti i giovani durante le prime esperienze sessuali; tuttavia, per alcuni il problema persiste, mentre per altri il problema può ripetersi nel corso della vita.
I medici non hanno ancora chiarito il meccanismo di questo fenomeno; controllare l’eiaculazione può essere acquisito nello stesso modo in cui si impara a controllare la minzione (trattenere o rilasciare l’urina).
È quasi impossibile dare una definizione precisa per l’eiaculazione precoce; uno studio scientifico ha dimostrato che:
- la durata media di tempo prima dell’eiaculazione nei uomini con eiaculazione precoce è di 1,8 minuti
- la durata media di tempo prima dell’eiaculazione nei uomini senza problemi è di 7,3 minuti
Tuttavia, nello studio ci sono stati uomini che hanno avuto una durata di 25 minuti, ma che sostengono di avere problemi di eiaculazione precoce; ciò dimostra che i uomini hanno diverse percezioni di ciò che è effettivamente “normale”.
L’esperienza clinica suggerisce che la maggior parte delle coppie con durata del rapporto inferiore a 5 minuti si sentono insoddisfatte; perciò sarebbe necessario chiedere aiuto.
All’interno del contesto terapeutico, il soggetto, e successivamente la coppia, viene preparato per mezzo di alcuni esercizi a controllare l’eiaculazione.
La coppia deve seguire un programma di esercizi speciali che “sono adattati” per soddisfare le diverse esigenze; questi esercizi vengono messi in pratica dalla coppia nella propria casa e durante le sessioni terapeutiche lo specialista valuta i dati raccolti, il progresso e risolve eventuali difficoltà e problemi.
Eiaculazione retrograda
Durante l’eiaculazione, il collo della vescica generalmente si chiude in modo che il seme non scorra nella vescica e provochi eiaculazione retrograda.
L’eiaculazione retrograda si verifica nella maggior parte dei uomini che hanno subito prostatectomia per l’iperplasia prostatica benigna; al contrario, nei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale per il cancro della prostata, esiste l’assenza di eiaculazione anche se si può mantenere l’orgasmo.
Un fatto simile può essere studiato nei pazienti con iperplasia prostatica benigna che assumono farmaci per riuscire ad avere una migliore minzione.
Aneiaculazione o eiaculazione ritardata
L’aneiaculazione (incapacità di eiaculare) può verificarsi anche dopo interventi chirurgici se vengono toccati i nervi responsabili dell’eiaculazione, quando ci sono cause neurologiche o fattori inibitori psicologici.
Inoltre, alcuni farmaci (principalmente farmaci psichiatrici) sono collegati a questo disturbo.
Questo tipo di problema dell’eiaculazione, anche conosciuto come “eiaculazione ritardata” è più raro rispetto agli altri problemi di eiaculazione, e consiste appunto nella caratteristica che l’uomo ha bisogno di molto più tempo per raggiungere l’orgasmo, spesso bisogno di stimolazioni alternative, come ad esempio di masturbarsi da solo davanti alla partner per riuscire ad eiaculare, essere masturbato da lei, o dover completare l’atto con un rapporto orale. Tuttavia spesso nemmeno queste stimolazioni sono sufficienti per permettere il raggiungimento del culmine e, quindi, il paziente si ritrova incapace di raggiungere l’orgasmo.
Sebbene, in un primo periodo, magari durante i primi incontri con una nuova partner, questa forma di disfunzione risulta “vantaggiosa”, inorgogliendo l’uomo per essere riuscito ad avere con lei un rapporto duraturo, magari essere riuscito a farle raggiungere l’orgasmo anche più di una volta, a lungo andare, proprio il fatto dei tempi lunghi e spesso l’incapacità di eiaculare, diventa fonte di frustrazione e forti dubbi sia per l’uomo che per la donna che si riflettono sulla qualità del rapporto sessuale, sull’appagamento fisico e psicologico dell’incontro intimo e sulla generale qualità di relazione di coppia. Non è raro, per questi motivi, che da una condizione di eiaculazione ritardata si passi ad un problema di erezione a causa dello stress psicologico che questo stato comporta.
E’ importante quindi comprendere che l’eiaculazione ritardata è un problema altrettanto serio come quello di eiaculazione precoce e che, allo stesso modo, ha bisogno di cure specialistiche capaci di eliminare quei circoli viziosi alla base dell’ansia da prestazione che sottende il problema e lo può perpetuare in mancanza di cura.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
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