COS’E’ L’EREZIONE
Erezione: cos’è e come funziona
Un erezione (clinicamente: erezione del pene o tumescenza peniena ) è un evento fisiologico in cui il pene diventa più duro, gonfio e accresciuto.
L’erezione è la conclusione di un’ampia interazione di fattori psicologici, neurali, vascolari ed endocrini, ed è spesso accompagnata da eccitazione o attrazione sessuale.
Forma, inclinazione e direzione di un’erezione si diversificano notevolmente negli esseri umani.
Fisiologicamente, l’erezione viene attivata dal sistema nervoso parasimpatico autonomo (ANS), che provoca l’aumento dei livelli di ossido di azoto (un vasodilatatore ) nelle arterie trabecolari e nel muscolo liscio del pene.
Le arterie si dilatano e riempiono di sangue i corpi cavernosi del pene; contemporaneamente i muscoli ischiocavernosi e bulbospongiosi comprimono le vene dei corpi cavernosi per limitare la fuoriuscita e la circolazione di questo sangue.
L’erezione scompare quando l’attività parasimpatica ritorna ai livelli base.
L’erezione può derivare da una molteplicità di stimoli, tra cui la stimolazione sessuale e l’eccitazione sessuale, e quindi non è sotto controllo cosciente; infatti le erezioni si possono avere anche durante il sonno o al risveglio, queste sono note come tumescenza peniena notturna (NPT). L’assenza di erezione notturna viene adottata per distinguere tra le cause fisiche e quelle psicologiche della disfunzione erettile e dell’impotenza.
Un pene che è eretto solo in parte viene definito semi-eretto (clinicamente: tumescenza parziale ); un pene non eretto viene definito flaccido o morbido.
FISIOLOGIA DELL’EREZIONE
Sviluppo di un’erezione
L’erezione si verifica quando due strutture tubolari, chiamate corpi cavernosi, si gonfiano di sangue venoso; ciò può essere il risultato di stimoli fisiologici, noti come stimolazione sessuale ed eccitazione sessuale .
Il corpo spongioso è una struttura tubolare che si trova sotto i corpi cavernosi; racchiude l’ uretra, attraverso la quale l’urina e lo sperma passano durante la minzione e l’eiaculazione.
Controllo autonomo dell’erezione
In presenza di stimolazione meccanica, l’erezione viene iniziata dal sistema nervoso parasimpatico autonomo (ANS) con un ridottissimo intervento da parte del sistema nervoso centrale.
I rami nervosi del parasimpatico si sviluppano dal plesso sacrale nelle arterie che sostengono il tessuto erettile; dopo la stimolazione, questi rami nervosi rilasciano acetilcolina , che a sua volta determina il rilascio di ossido nitrico dalle cellule endoteliali nelle arterie trabecolari.
L’ossido nitrico si effonde alla muscolatura liscia delle arterie che agiscono come agente vasodilatatore; le arterie si dilatano, riempiendo il corpo spongioso e il cavernoso di sangue.
I muscoli ischiocavernoso e bulbospongioso comprimono le vene dei corpi cavernosi, limitando il drenaggio venoso del sangue; l’erezione scompare quando la stimolazione del parasimpatico viene interrotta.
Dopo l’eiaculazione o dopo la conclusione della stimolazione, l’erezione scompare, anche se, il tempo impiegato può variare a seconda della lunghezza e dello spessore del pene.
Controllo volontario e involontario dell’eezione
La corteccia cerebrale può avviare l’erezione in assenza di stimolazione meccanica diretta, in risposta a stimoli visivi, uditivi, olfattivi, immaginari o tattili.
La corteccia può sopprimere l’erezione, anche in presenza di stimolazione meccanica, in seguito a fattori psicologici, emotivi e ambientali.
Erezione notturna
Il pene può essere eretto durante il sonno o al risveglio; questa erezione è nota come tumescenza peniena notturna.
Aspetti socio-sessuali
L’erezione indica comunemente l’eccitazione sessuale, necessaria per un uomo al fine di effettuare la penetrazione vaginale e il rapporto sessuale.
Il scroto può, ma non sempre, essere bloccato durante l’erezione; generalmente, il prepuzio si ritrae automaticamente e gradualmente, evidenziando il glande.
Dopo aver raggiunto la pubertà , le erezioni si verificano molto più frequentemente; le erezioni sono comuni nei bambini e neonati, e si verificano ancora prima della nascita.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
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