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Sintomi e Cura:

DISFUNZIONE ERETTILE E PROBLEMI DI EREZIONE  | ANSIA DA PRESTAZIONE SESSUALE | EIACULAZIONE PRECOCE

Disfunzione erettile: cos’è e quali sono le cause

LA DISFUNZIONE ERETTILE: cos’è e quali sono le cause

La disfunzione erettile, chiamata in passato impotenza, viene definita “l’incapacità del soggetto di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente”.
Epidemiologia della disfunzione erettile
Si tratta di un disturbo che interessa milioni di uomini nel mondo alterandone la qualità della vita. In Italia si stima che circa 3 milioni di uomini ne siano affetti, con una prevalenza globale del 13% (pari al 2% tra 18 e 34 anni e del 48% oltre i 70 anni).
Classificazione della disfunzione erettile
Viene distinta in primaria o secondaria rispettivamente se è manifestata fin dall’inizio dell’attività sessuale del soggetto o se è intervenuta in un secondo momento, dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente. Si parla inoltre di disturbo generalizzato o situazionale a seconda se è sempre presente nell’attività sessuale dell’uomo o soltanto in determinate situazioni, attività o partner. Può infine essere di natura prevalentemente psicologica o organica[1].
Diversi tipi di disfunzione erettile
Nell’ormai superato concetto di impotenza venivano distinte tre categorie di tale condizione tra le quali soltanto una corrisponde alla disfunzione erettile:
impotentia generandi – Caratterizzata dall’impossibilità di generare prole, ovvero causata da un’azoospermia o da un’anomalia degli spermatozoi; quindi incapaci di dar vita ad un embrione vitale
L’OMS definisce sterilità la situazione di una coppia in cui uno o entrambi i membri sono affetti da una condizione fisica permanente che non rende possibile il concepimento. Questo si verifica in caso di azoospermia, di menopausa precoce o di assenza di utero congenita.
Si parla, invece, di infertilità quando una coppia, per cause relative all’uomo o alla donna, non riesce ad ottenere una gravidanza dopo un anno di rapporti costanti e non protetti. Il termine infertilità, quindi, al contrario di sterilità, non si riferisce ad una condizione assoluta, bensì ad una situazione generalmente risolvibile e legata ad uno o più fattori interferenti.
La differenza tra i due termini spesso viene elusa anche in ambito formale: autorità sanitarie, progetti ministeriali, personale medico, utilizzano come sinonimi due termini che tali non sono. Questo implica conseguenze socioeconomiche importanti, come per esempio la possibilità di usufruire della copertura da parte del servizio sanitario.
Problemi di erezione e disfunzione erettile primaria e secondaria
Mentre il termine di sterilità primaria si riferisce a persone che non sono mai state in grado di concepire, la sterilità secondaria è l’impossibilità di concepire un secondo figlio dopo aver già concepito e/o portato a termine una normale gravidanza. Oltre a varie condizioni mediche (e.s. ormonali), essa potrebbe essere l’effetto dello stress avvertito nel fornire un fratello al primo figlio. Tecnicamente, non si parla di sterilità secondaria se uno dei partner è cambiato.
Una Traslocazione Robertsoniana in uno dei soggetti può causare aborti ricorrenti o completa sterilità.

Cause dei problemi di erezione e della disfunzione erettile
Secondo l’Associazione Americana per la Medicina Riproduttiva, la sterilità colpisce circa 6,1 milioni di persone negli Stati Uniti, ossia il 10% della popolazione in età fertile. La sterilità femminile conta per un terzo dei casi, quella maschile per un altro terzo, la sterilità di coppia (sterilità combinata) per il 15% e il resto rimane “inspiegato”.
In Italia, secondo una relazione avente come oggetto lo “Stato di attuazione della Legge N. 40/2004, Art. 15, in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)”, presentata dall’Istituto Superiore di Sanità (organo del Ministero della Salute) al Parlamento il 30 aprile 2008, si riscontrano i seguenti fattori causali di infertilità:
Fattori causali infertilità (%)
Fattore maschile 25,5%
Infertilità endocrina ovulatoria 16,9%
Endometriosi 6,0%
Fattore sia maschile che femminile 17,3%
Infertilità inspiegata 29,1%
Altro 5,3%
Sterilità maschile
Possibili cause di infertilità maschile, o impotentia generandi (in latino “incapacità di generare”), sono:
Cause pre-testicolari
Problemi endocrini, es. diabete mellito, sindrome di Cushing, disordini della tiroide
Disordini ipotalamici, es. Sindrome di Kallmann
Iperprolattinemia
Ipopituitarismo
Ipogonadismo a vario titolo
Criptorchidismo
Cause psicologiche
Intossicazioni da droghe, alcool, sostanze chimiche, uso di alcuni farmaci (antidepressivi SSRI, neurolettici…)
Avitaminosi (in particolare la carenza di acido folico)
Irradiazione con raggi x o gamma
Fonti di calore che elevino la temperatura testicolare in modo costante e continuativo
Cause testicolari
Cause genetiche (Sindrome di Klinefelter, Traslocazione robertsoniana)
Neoplasie, (seminoma)
Insuccesso idiopatico
Varicocele
Trauma fisico
Idrocele
Esiti di Parotite epidemica
Cause post-testicolari e peniene
Ostruzione del Dotto deferente
Infezione, es. prostatite
Eiaculazione retrograda
Ipospadia
Impotentia coeundi
Disfunzioni o malformazioni del pene

L’esame principale da eseguire in caso di sospetta sterilità maschile è lo spermiogramma. Questa analisi include il conteggio degli spermatozoi e la misura della loro motilità al microscopio:
La produzione di pochi spermatozoi è detta oligospermia, l’assenza di spermatozoi azoospermia.
Una produzione quantitativamente sufficiente ma con scarsa motilità è detta astenozoospermia.
L’impotentia generandi è l’impossibilità di procreare. Va distinta dall’impotentia coeundi che definisce l’impossibilità di portare a compimento il coito. In sostanza, l’impotentia generandi è la situazione in cui si trovano gli uomini che, pur in grado di avere un normale rapporto sessuale, sono sterili. Al contrario, un uomo affetto da impotentia coeundi può non essere affetto da impotentia generandi, e potrebbe essere in grado di generare attraverso tecniche di fecondazione assistita.
La riduzione di feritlità maschile è anche correlabile a fattori nutrizionali. Uno studio del 2012 evidenzia per la prima volta una potenziale significativa correlazione (35% ca) fra sub-fertilità maschile (numero e concentrazione degli spermatozoi), con l’assunzione di acidi grassi saturi (inversa), e omega-3 polinsaturi (diretta)[2].
Sterilità di coppia
In alcuni casi, entrambi i partner possono essere sterili o subfertili, e la sterilità della coppia deriva dalla combinazione di queste condizioni. In altri casi può accadere che i partner siano indipendentemente fertili, ma la coppia non riesca a concepire insieme senza assistenza medica; la causa si sospetta possa essere immunologica o genetica.
Diagnosi della sterilità di coppia
I due partner devono essere sottoposti ad accertamenti specifici per individuare la possibile causa di sterilità. Una buona indagine preliminare che prenda in considerazione abitudini sessuali e voluttarie, malattie pregresse, caratteristiche dei cicli mestruali e così via è indispensabile per orientare le ricerche successive. Nel maschio è fondamentale l’esame dello sperma. Al bisogno si possono effettuare anche esami ormonali, cromosomici e di valutazione morfologica degli organi dell’apparato urogenitale. Nella femmina occorre valutare la presenza di ovulazione e l’assenza di ostruzioni a livello delle tube. A tale scopo si utilizzano: il semplice rilevamento della temperatura corporea durante tutto il ciclo mestruale; l’isterosalpingografia, esame radiologico eseguito con mezzo di contrasto che evidenzia la cavità uterina, il decorso e la presenza di ostruzioni a livello delle tube; l’ecografia dell’utero e delle ovaie per individuare eventuali malformazioni o malattie; la laparoscopia mediante un endoscopio a fibre ottiche introdotto nell’addome, che consente di osservare direttamente lo stato delle tube, delle ovaie e della pelvi. Anche nella donna possono essere utili, inoltre, esami ormonali e test cromosomici per eventuali malattie genetiche.
Impotentia coeundi
impotentia coeundi – impossibilità fisica di eiaculare, ma con una normale capacità erettiva. Spesso è causata da un’incapacità di formare lo sperma (aspermia), oppure a causa di un’interruzione dei dotti deferenti, impedendo così l’emissione all’esterno del seme. Può infine derivare dalla difficoltà nel raggiungere l’orgasmo che può essere causata da danni neurologici o più spesso da difficoltà psicologica con il nome di Disturbo dell’Orgasmo Maschile. Altra causa può essere l’assenza di sufficienti stimoli o insoddisfazione sessuale. Hanno poi influenza cause iatrogene dovute principalmente a farmaci antidepressivi.
impotentia erigendi – È la più grave ed è caratterizzata dall’impossibilità fisica dell’organo di compiere l’erezione; quindi l’atto sessuale. In taluni casi potrebbe essere causata o accentuata, specie nei soggetti giovani, dalla presenza di un blocco psichico (come nel caso dell’ansia da prestazione). Possono intervenire altri fattori: per esempio insorgenza di diabete o uso di farmaci anti-ipertensivi.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
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