Diagnosi della disfunzione erettile
Non ci sono prove ufficiali per diagnosticare la disfunzione erettile.
Alcuni esami del sangue in genere vengono eseguiti per escludere alcune malattie di base, come ad esempio ipogonadismo e prolattinoma .
L’impotenza generalmente è legata alla scarsa salute fisica, a cattive abitudini alimentari, all’obesità e più in particolare alle malattie cardiovascolari come le malattie coronariche e malattie vascolari periferiche . Pertanto, è utile un accurato esame fisico, in particolare la semplice ricerca di una non rilevata ernia inguinale in quanto può influenzare le funzioni sessuali negli uomini ed è facilmente curabile.
Un metodo utile e semplice per differenziare l’impotenza fisiologica da quella psicologica è determinare se il paziente non raggiunge mai un’erezione; se così fosse, il problema è probabile che sia fisiologico; se invece la raggiunge ma raramente, potrebbe essere fisiologico o psicologico.
Duplex ultrasuoni
L’ecografia duplex viene adoperata per determinare il flusso di sangue, la perdita venosa, i segni di aterosclerosi e cicatrici o calcificazione del tessuto erettile.
Iniettando la prostaglandina , uno stimolatore ormonale simile a quello prodotto nel corpo, si induce l’erezione; l’ecografia viene poi utilizzata per vedere la dilatazione vascolare e misurare la pressione sanguigna del pene.
Funzione dei nervi del pene
Test come il test riflesso del bulbocavernoso vengono utilizzati per determinare se vi è sufficiente sensazione del nervo del pene; lo specialista stringe il glande (testa) del pene, che provoca subito la contrazione dell’ano, se la funzione del nervo è normale; si misura la latenza tra compressione e contrazione osservando lo sfintere anale o sentendo con un dito guantato inserito nell’ano.
Tumescenza peniena notturna (NPT)
E’ normale per un uomo avere cinque o sei erezioni durante il sonno, specialmente durante il movimento rapido degli occhi (REM); l’assenza di queste erezioni può indicare un problema alla funzione del nervo o con l’afflusso di sangue nel pene.
Ci sono due procedimenti per misurare le variazioni di rigidità del pene e la circonferenza durante l’erezione notturna: lo scatto manometro e strain gauge.
Comunque bisogna tener presente che una percentuale significativa di uomini che non hanno disfunzione sessuale non hanno erezioni notturne regolari.
Pene biothesiometry
Questo test utilizza una vibrazione elettromagnetica per misurare la sensibilità e la funzione del nervo nel glande e l’asta del pene.
Dinamico infusione Cavernosometry (DICC)
Con questa tecnica viene pompato un fluido nel pene ad un tasso e pressione noti; esso fornisce una misura della pressione vascolare nei corpi cavernosi durante l’erezione.
Corpus Cavernosometry
Con questo test si esegue la misurazione della pressione vascolare nei corpi cavernosi.
Il saline viene infuso sotto pressione nel corpo cavernoso con un ago a farfalla e la portata necessaria per mantenere l’erezione indica il grado di fuga venosa.
Le vene che perdono possono essere visualizzate infondendo una miscela di soluzione salina e mezzo di contrasto a raggi X e l’esecuzione di un cavernosogram.
Angiografia a risonanza magnetica (MRA)
Questo esame è affine alla risonanza magnetica; utilizza campi magnetici e onde radio per dare immagini dettagliate dei vasi sanguigni.
I medici possono iniettare un “mezzo di contrasto” nel sangue del paziente che fa distinguere i tessuti vascolari dagli altri tessuti.
Il mezzo di contrasto fornisce informazioni per quanto riguarda un maggiore apporto di sangue e anomalie vascolari.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
*** Contatti e Consulenza Specialistica con il Dott. Pierpaolo Casto:
Via Magenta, 64 CASARANO (Lecce) Tel. 328 9197451 0833 501735